Non tutti i giorni si può girare a pieni ritmi. A volte, dopo una lunga giornata, tutto ciò che si vuole è ritagliarsi un angolino di calma e planare a distanza dalla frenesia del mondo. Sul divano, possibilmente. Sulle gambe un bel libro, sulle spalle una coperta, e tra le mani una tisana calda.
Suona come il contrario di una coppetta di gelato, vero? Ma noi ci siamo sentiti proprio così al primo assaggio del nostro Carezza: come avvolti in un abbraccio familiare e spontaneo, e sfiorati, appunto, dal conforto di una dolce carezza.
Questo gelato è ancora oggi un must della Gelateria della Passera, uno dei nostri primi esperimenti con gli infusi che amiamo usare nelle nostre preparazioni. In questo caso, abbiamo formulato un gusto a base di un decotto importante di camomilla, dalle note proprietà calmanti, con l’apporto setoso e delicato del latte di mandorla e una nota avvolgente di miele d’acacia. I sentori distintivi di ciascun ingrediente affiorano sulla lingua uno dopo l’altro senza mai sopraffarsi, in una tenera armonia di sapori uniti dalla stessa rotondità.
Nel 2013, Carezza viene proposto all’evento Elogio del giardino e dei suoi fiori dell’Archivio storico del Frutto e del Fiore di Firenze, associazione senza fini di lucro che si occupa di storia della botanica e del giardino.
Per le sue caratteristiche, Carezza è un gusto che si presta meglio alla consumazione nei mesi più freddi; se vuoi indulgere in questa dolce coccola, puoi trovarlo in carapina nel periodo fra ottobre e la fine di aprile.