Nato romagnolo ma impiantato a Firenze, e pertanto immancabile, tra le nostre carapine, un gusto a lui dedicato: Pellegrino Artusi raggiunge la fama che ancora oggi accompagna il suo nome proprio nella capitale dell’allora Granducato di Toscana, dove stende il celebre La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene.
Siamo nel 2020, e ricorre il bicentenario della nascita di Artusi. Dalle pagine del più famoso ricettario italiano, che la maestra gelatiera Cinzia Otri amava sfogliare fin da ragazzina, scaturisce il nuovo gusto intitolato all’intellettuale gastronomo. Si tratta di una crema profumata dall’infusione di zafferano e variegata con una riduzione e successiva gelificazione di alchermes.
L’alchermes è un elemento che ritorna spesso nelle preparazioni di Artusi; per il nostro gelato, usiamo solo alchermes dell’Officina Santa Maria Novella, i cui frati codificarono per primi la ricetta dell’elisir. La scelta dello zafferano ricade invece sulla produzione locale di Città della Pieve, sia per l’altissima qualità delle coltivazioni, sia per omaggiare le origini pievesi della madre di Cinzia.
Il Pellegrino Artusi ha ricevuto il consenso entusiasta dei discendenti di Artusi stesso, che abbiamo avuto il grande piacere di ospitare in gelateria. Puoi trovarlo in gelateria nel periodo fra settembre e aprile.